Non è né desiderabile né possibile eliminare del tutto la paura, specialmente la paura dell’Amore, che in fondo può essere intesa come paura di vivere.
Potremmo non riuscire mai a superare il disagevole spasmo automatico che affiora in ogni personalità a cui capita di cadere nell’intensa e inesorabile morsa della pura forza dell’Amore; ma possiamo imparare a lavorare all’interno del campo energetico che chiamiamo “Amore” e forse, con una seria pratica preparatoria, possiamo anche imparare a farcelo piacere e utilizzarlo per il nostro scopo evolutivo.
Possiamo pensare a questo tipo di amore come un inesorabile inconveniente con il quale ogni Mistico, nel senso di chi si è annullato per servire l’Assoluto, deve imparare a convivere. Non sappiamo in definitiva quanto sforzo o energia ci vorrà, ma non possiamo permetterci di affondare nelle nostre radicate paure solo per il rigurgito dell’istinto di preservazione dell’animale che coabita in noi.
Possiamo farcela, sempre, lo sappiamo, perché ci siamo dedicati a questo Lavoro per un lungo ed incalcolabile periodo di tempo, e perché siamo qui a raccontarlo.
Il rimembrante dovrebbe solo occuparsi di sviluppare una buona relazione con la forza stessa dell’Amore, non una relazione tramite l’amore, o l’amore tra due personalità con una certa urgenza di compensarsi o accoppiarsi per soddisfare un istinto innato confuso con il piacere personale, ma di quell’Amore che quando si è ricettivi e pronti, prepotentemente ci irradia col suo fuoco purificando le increspature illusorie delle nostre cieche idealizzazioni.
Quando la saetta dell’Amore colpisce, ciò che di noi resta intatto è della stessa natura della saetta.
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Hermes